Il 28 aprile u.s. si è celebrata la Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, un momento dedicato alla riflessione collettiva sul valore della prevenzione e sulla necessità di ambienti lavorativi sicuri e salubri.
Il pensiero corre alle troppe vittime sul lavoro che ogni anno registriamo nel nostro Paese: nel solo 2024, si contano oltre mille morti, per la precisione 1090 , in crescita del 4,7% rispetto all’anno precedente.
Dietro questi numeri ci sono persone, famiglie, comunità.
In un contesto in cui ogni settore presenta le proprie criticità — dalle costruzioni, alla manifattura, fino alla logistica — diventa evidente quanto sia necessario un cambiamento culturale profondo.
Un cambiamento che non può fondarsi solo su norme e controlli, ma deve poggiare sulla responsabilizzazione diffusa, sulla competenza e sulla leadership.
È qui che entra in gioco il concetto di safety coaching: un approccio manageriale che punta a rendere la sicurezza parte integrante della cultura aziendale.
Il safety coaching non è solo una pratica tecnica, ma un atteggiamento mentale e relazionale che coinvolge manager e lavoratori nel riconoscere i rischi, adottare comportamenti sicuri e costruire insieme un ambiente dove la prevenzione è la regola, non l’eccezione.
Essere manager oggi significa essere anche guardiani della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Significa conoscere le criticità dei processi operativi, ascoltare i collaboratori, analizzare le potenziali fonti di pericolo e intervenire — anche chiedendo investimenti mirati in formazione, tecnologie e attrezzature — per proteggere la salute di tutti.
Il safety coaching supporta proprio questo tipo di leadership: consapevole, responsabile, capace di influenzare positivamente la cultura organizzativa e orientato al benessere della persona.
Investire in sicurezza non è un costo: è una scelta strategica che genera valore.
Valore umano, prima di tutto, perché ogni persona ha il diritto di tornare a casa sana e salva dopo una giornata di lavoro.
Ma anche valore economico, perché un ambiente di lavoro sicuro è anche più produttivo, stabile e motivante.
La giornata mondiale della sicurezza ci ricorda che non possiamo più accettare la normalità del rischio.
Dobbiamo puntare a una normalità diversa, fatta di prevenzione, ascolto e competenza.
Il safety coaching è uno degli strumenti più efficaci per raggiungere questo obiettivo e costruire, finalmente, un sistema produttivo veramente sostenibile.
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