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L’opera libraria del Prof. Maurizio Catino:” Trovare il Colpevole” che qui presento è una profonda disamina del comportamento ricorrente delle organizzazioni in caso di incidente: “La creazione di un Capro Espiatorio”.

Nell’ampia maggioranza dei casi infatti, nelle situazioni di crisi, nei casi di danno ed incidente, si tende a “proteggere l’organizzazione“,  a trasferire la responsabilità sul personale ultimo direttamente coinvolto nell’errore sottraendo il “Sistema” dalle proprie responsabilità onde  evitare danni reputazionali e costosi interventi di rimedio nei propri processi organizzativi. La logica è appunto  quella del Capro Espiatorio, ma in questi casi il fattore umano, protagonista dell’ultimo errore, “è un sintomo più che la causa”.

Di esempi ne potremmo portare innumerevoli, è il concetto antico di trasferire sul singolo la colpa collettiva realizzandone il sacrifico a scopo espiatorio e salvifico, non ovviando al meccanismo originario del continuare ad errare evitando di incorrere in percorsi di rimedio potenzialmente molto costosi sotto vari punti di vista. Se una sana politica della sicurezza sul lavoro necessita di una profonda Consapevolezza dei ruoli e delle responsabilità ai vari livelli, potremmo definire questo atteggiamento del Capro Espiatorio come Contro-Consapevolezza: la coscienza dell’errore esiste, ma viene consapevolmente tacitata e mascherata.

Leadership e Hubris Syndrome

È il caso di organizzazioni e leadership affette da hybris (Maurizio Catino 2022), anche conosciuta come l’Hubrys Syndrome in inglese. Hybris è un termine che deriva dalla mitologia greca e si riferisce all’eccessiva arroganza, la presunzione e l’autostima smisurata. Questa condizione può influenzare i leader in vari settori, tra cui politica, business, sport e altri. I leader affetti da Hubris Syndrome  e le loro conseguenti organizzazioni  mostrano i seguenti comportamenti:

Eccessiva sicurezza in sé stessi, pensano di essere invincibili e non possono essere sconfitti in nessun modo.

Ignorano il consiglio altrui, non prendono in considerazione le opinioni e i consigli delle persone intorno a loro, poiché ritengono di sapere sempre il meglio.

Prendono decisioni rischiose senza considerare le conseguenze, poiché credono che tutto ciò che fanno sia giusto.

Non mostrano compassione o empatia verso gli altri e tendono a trattare le persone come strumenti per raggiungere i propri obiettivi.

Si isolano dalle critiche e dalla realtà, creando un circolo di persone che li accondiscendono.

Una miscela che rende consapevolmente o inconsapevolmente ciechi di fronte a possibili rischi, l’hybris può portare a decisioni errate, fallimenti e danni significativi sia a livello personale che a livello organizzativo. È importante riconoscere e affrontare questa condizione, quando si verifica in una leadership, al fine di prevenire conseguenze molto negative.

La leadership efficace viceversa è intrinsecamente legata alla comprensione e all’applicazione del pensiero sistemico. Questo approccio si basa sulla consapevolezza della fallibilità, riconoscendo che ogni organizzazione è un sistema complesso le cui aree e connessioni devono essere sempre monitorate e migliorate perché nessuna organizzazione è immune dagli errori. La leadership sistemica considera come le diverse componenti interagiscono tra loro e come contribuiscono al successo o al fallimento del gruppo.

Le organizzazioni che adottano questo approccio sono critiche verso i propri errori, ma anche verso i mancati incidenti :”near misses”, situazioni in cui si è sfiorato un problema, ma si è evitato il disastro. Questi incidenti sono visti come opportunità di apprendimento e miglioramento.

La leadership sistemica è una leadership consapevole che si basa sull’uso delle esperienze passate come lezioni per il futuro. I leader analizzano i successi e gli insuccessi, cercano di estrarre insegnamenti utili per guidare l’organizzazione in modo più efficiente. Implementano una politica di monitoraggio costante, tenendo d’occhio i progressi e gli indicatori chiave di performance. Questo monitoraggio è condiviso ampiamente all’interno dell’organizzazione e serve come base per la comunicazione e la formazione per un uso corretto della “verità”.

La “verità” è un pilastro chiave per il funzionamento sano e sostenibile di un’azienda. La comunicazione onesta e trasparente è essenziale per costruire fiducia, prendere decisioni informate e mantenere una reputazione positiva.


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