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“Lo Strano Caso del Dottor Jekyll e Mr. Hyde”

Conosciamo tutti la storia del Dr. Jekyll e Mr. Hyde affascinante racconto di Robert Louis Stevenson.

il Dr. Jekyll, attraverso una pozione, trasforma la sua identità in quella di Mr. Hyde, un lato oscuro e deviante della sua personalità.

Ciò che inizia come un esperimento controllato si evolve gradualmente in un processo di normalizzazione incontrollata.

il cambiamento tra le due identità diventerà consueto per Jekyll e porterà alla morte del protagonista.

La narrativa offre uno sguardo penetrante su come le deviazioni, se accettate o ignorate nel tempo, si trasformano in una nuova normalità,

Questa solleva interrogativi cruciali sul concetto di devianza e sulla sua accettazione sociale.

Il Bias della Normalità o Normalizzazione delle Devianza

La Normalizzazione della Devianza è un fenomeno psicologico che si verifica quando le persone, nel tempo, iniziano a considerare comportamenti devianti o pericolosi come normali.

La causa è dovuta alla loro frequenza e alla loro accettazione nel contesto sociale e lavorativo.

Questo comportamento deviante diventa gradualmente accettato e considerato come parte integrante delle attività quotidiane.

Il risultato è un abbassamento delle barriere di sicurezza e la sottovalutazione del reale rischio presente.

Il concetto di normalizzazione della devianza non è stato codificato da un singolo individuo, ma è stato ampiamente studiato e discusso in vari contesti, incluso il campo della sicurezza.

La tragedia dello Space Shuttle Challenger

Una delle prime ricerche significative sull’argomento è stata condotta dalla sociologa Diane Vaughan.

Diane Vaughan è una sociologa statunitense nota soprattutto per il suo lavoro sul disastro dello Space Shuttle Challenger avvenuto il 28 gennaio del 1986 e per il concetto di “normalizzazione della devianza”.

La sua opera più rilevante è il libro “The Challenger Launch Decision: Risky Technology, Culture, and Deviance at NASA” pubblicato nel 1996.

La tesi principale è che la normalizzazione della devianza è stato un elemento chiave nella decisione di lanciare lo Space Shuttle Challenger nonostante fossero presenti condizioni meteorologiche avverse.

Nel caso del Challenger, Il problema principale che ha portato al disastro è legato alle guarnizioni O-ring di tenuta presenti nelle giunture tra i segmenti dei razzi a propellente solido del veicolo.

Le temperature molto basse la notte prima del lancio avevano indebolito le guarnizioni, compromettendo la loro capacità di sigillare correttamente le giunture.

Questo avrebbe consentito il passaggio di gas caldi durante il lancio, causando infine la catastrofica esplosione.

Vaughan, che ha studiato il caso per nove anni, ha notato che la decisione di lanciare era stata presa seguendo esattamente le regole decisionali interne alla NASA.

Non era stata violata nessuna norma.

La decisione aveva seguito regole perfettamente razionali.

La stessa Thiocol, società costruttrice degli O-ring, in un primo momento contraria al lancio, attraverso la voce del suo vice presidente si convinse del contrario: ” bisognava ragionare da manager e non da ingegneri” 

Era il modello decisionale della NASA che andava messo in discussione.

La  NASA , sottoposta a notevoli pressioni esterne, doveva dimostrare la propria efficienza e rimanere nei piani temporali e  finanziari senza alimentare alcun ritardo. 

Il lavoro di Vaughan ha contribuito in modo significativo alla comprensione dei meccanismi di “cecità” e di “sordità” che sono alla base della Normalizzazione della Devianza nella vita delle organizzazioni e dei gruppi di lavoro. 

Bias della Normalità in ambienti di lavoro

Nel settore della sicurezza sul lavoro, questo Bias Cognitivo ha conseguenze significative, portando a una diminuzione graduale della consapevolezza e percezione del rischio.

I comportamenti a rischio vengono sottovalutati e considerati come parte integrante delle attività quotidiane.

Un esempio tangibile di normalizzazione della devianza sul luogo di lavoro può essere osservato quando i dipendenti, nel corso del tempo, ignorano regole di sicurezza perché non si sono verificati incidenti immediati.

Ad esempio, quando i dipendenti abitualmente trascurano l’uso dei dispositivi di protezione individuale, e ciò non ha mai causato gravi conseguenze.

Tale pratica diventa accettabile trasformandosi in una consuetudine…..”si è sempre fatto così!”

In un contesto in cui la sicurezza è normalizzata in modo deviante, i lavoratori esitano a segnalare comportamenti non sicuri, contribuendo ulteriormente al persistere del problema.

La normalizzazione della devianza influenza la cultura aziendale, creando un ambiente in cui la sicurezza non è una priorità.

Il Ruolo del Safety Coaching nel Contrasto della Normalizzazione della Devianza:

Il safety coaching svolge un ruolo cruciale nel contrastare la normalizzazione della devianza e nella promozione di ambienti di lavoro sicuri.

Ecco come il coaching può porre rimedio a questo bias cognitivo:

  • Sviluppo del senso critico e Feedback:

Il coaching può sensibilizzare l’ambiente operativo verso un’azione critica di revisione dei processi organizzativi e di lavoro e fornire un canale per il feedback regolare.

Il coach come persona esterna all’organizzazione può stimolare l’emersione della verità sui comportamenti devianti e sulle giustificazioni di una morale distorta

Contribuire a creare una cultura della sicurezza attraverso il modello e la promozione di una mentalità proattiva verso la sicurezza.

Fornire informazioni correttive e promuovendo un ambiente in cui le deviazioni dalla norma sono riconosciute e corrette.

  • Promozione della Responsabilità Individuale:

Il coaching incoraggia la responsabilità individuale per la sicurezza sul lavoro.

I lavoratori devono comprendere che ciascuno ha un ruolo nell’assicurare un ambiente di lavoro sicuro e  comportamenti devianti possono avere conseguenze significative.

La lezioni da Jekyll e Hyde:

La storia di Jekyll e Hyde ci offre un potente monito sulla normalizzazione della devianza.

E ci invita a esaminare da vicino la nostra capacità, sia individuale che collettiva, di adattarci gradualmente a comportamenti devianti.

Essere consapevoli delle trasformazioni sottili che possono distorcere la nostra percezione della normalità fa la differenza, così come il mantenimento di confini etici chiari.

Come individui e come società, dobbiamo interrogarci costantemente sulla nostra responsabilità nel riconoscere e contrastare la devianza che si insinua nella normalità.

Ciò solleva un interrogativo fondamentale: quale ruolo giochiamo nel preservare l’integrità morale nella nostra vita quotidiana, nel contesto del lavoro e nelle dinamiche sociali?


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